Quanto costa la visibilità online per un professionista? Meglio la SEO o annunci sponsorizzati?

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Nel momento in cui un professionista decide di promuovere la propria attività sul web, la prima domanda che si pone è: qual è il modo più efficace (e sostenibile) per essere trovato da nuovi clienti?

In uno scenario digitale sempre più affollato, purtroppo è necessario pensare alla forte concorrenza che ormai si presenta per qualunque attività professionale.

Ecco perché per riuscire a farsi notare, per poter distinguersi in modo ottimale è necessario capire qual è la strategia migliore. Al momento, la maggior parte di professionisti come commercialisti, avvocati o consulenti del lavoro, possono scegliere tra vari strumenti per aumentare la propria visibilità online, il primo è sicuramente avere un proprio sito web e blog.

Dopo aver creato il proprio spazio online è necessario farsi trovare, due strade che spesso vengono battute in tal senso sono: il lavoro SEO per riuscire a investire nella ricerca organica oppure l’uso della pubblicità a pagamento, ossia dell’advertising online.

Potenzialmente entrambe le soluzioni sono in grado di portare nuovi contatti e visibilità al professionista, ma hanno anche: logiche, costi e ritorni sull’investimento molto diversi.

Il web come canale per costruire fiducia

Quando un utente va alla ricerca di un consulente del lavoro, di un avvocato o di un commercialista non sta semplicemente ricercando un servizio, cerca anche qualcuno in cui riporre la sua fiducia ma soprattutto un professionista del quale può fidarsi.

Ecco perché la presenza digitale della propria attività non può essere usata semplicemente come una vetrina. È necessario anche infondere fiducia nell’utente, bisogna farsi conoscere e ci si deve interfacciare nel migliore dei modi con il target di riferimento.

Per riuscirci, la soluzione migliore è sicuramente la SEO ossia il lavoro sia sul sito sia sui contenuti per riuscire a far comprendere qual è la propria specializzazione, quali sono i problemi già risolti per i propri clienti e in che modo sono stati risolti.

A differenza della pubblicità online che agisce proprio come un “cartellone pubblicitario” online che permette di attrarre un pubblico spesso indifferenziato e non sempre interessato al proprio lavoro, la soluzione migliore è il lavoro al fine di aumentare il traffico da ricerca organica.

Questo perché la SEO non solo aiuta ad essere trovati, ma permette anche di costruire la giusta autorevolezza.

SEO organica: visibilità che cresce nel tempo

L’ottimizzazione per i motori di ricerca si basa su un principio semplice: creare contenuti che rispondano alle ricerche degli utenti e che siano anche in grado di essere “compresi” dall’algoritmo di Google al fine di farli posizionare per le giuste parole chiave, quelle solitamente digitate dai propri utenti in target e che possono quindi attrarre un traffico qualificato.

La SEO, oltre ad aspetti tecnici, presenta anche delle caratteristiche semantiche legate alla scrittura di contenuti interessanti che permettano all’utente di entrare in contatto con il professionista e di comprendere la sua specializzazione, competenze e modalità di trattamento di un caso specifico.

Scrivere articoli utili, pubblicare risposte approfondite a dubbi ricorrenti, commentare sentenze o fornire esempi pratici di consulenza: aiuta i motori di ricerca a capire che un sito è una fonte affidabile e con il tempo, lo premia con un buon posizionamento in SERP.

La SEO non dà risultati immediati, e questo è spesso ciò che scoraggia chi vorrebbe “vedere subito i frutti”. Ma chi ha la pazienza di investire nei contenuti giusti, scopre presto un altro vantaggio: la stabilità.

Una pagina ben posizionata infatti, può continuare a generare traffico qualificato per mesi, anche anni, senza costi aggiuntivi.

La SEO: non solo attività on site, l’importanza di quelle off site

La SEO comporta diverse attività: tecniche per migliorare le prestazioni del sito e agevolare la navigazione dell’utente online, semantiche con la creazione di contenuti SEO friendly ma che parlino anche in modo accurato agli utenti di riferimento, e infine ci sono le tecniche off-site come la link building.

La link building prevede l’inserimento di link che puntano al proprio sito web, o menzioni che citano il nome del professionista, che permettano di creare dei segnali positivi che Google usa per definire l’autorità di un professionista in un determinato settore, agevolandone così il posizionamento.

I contenuti che si pubblicano su altri giornali e blog online, dunque, sono molto importanti, ad una condizione: questi devono essere ben scritti, mostrare le proprie competenze, essere utili per gli utenti e soprattutto pubblicati su siti e blog rilevanti per il proprio settore di riferimento.

Ad esempio, commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro possono trovare uno spazio utile per la pubblicazione di contenuti specialistici e che si possano posizionare su Google, portando maggior traffico e visibilità, su il Blog dei professionisti.

Questo blog, infatti, permette l’incontro tra professionisti di settore e lettori interessati, in quanto propone dei contenuti che sono creati da coloro che vivono appieno la propria realtà professionale. Ad esempio, un commercialista può scrivere su temi come quelli legati al mondo delle aziende e della loro contabilità fornendo consigli e spiegando come evitare alcuni specifici errori che possono comportare dei costi non indifferenti.

Un avvocato invece potrebbe creare degli approfondimenti, ad esempio, su recenti sentenze della Cassazione sulla base del suo campo di specializzazione, fornendo consigli e facendo comprendere come cambiano le cose con una determinata sentenza.

Pubblicare in modo regolare sul web permette di andare a definire l’immagine del professionista e migliora la propria autorevolezza nel settore. Inoltre, i motori di ricerca riconoscendo la rilevanza dei contenuti del blog, li posizionano in modo ottimale nelle SERP quando gli utenti digitano parole chiave d’interesse per il professionista e legate, naturalmente, ai contenuti scritti e pubblicati.

Quanto costa investire nella SEO?

Il costo della SEO è legato soprattutto al tempo e alle competenze. Un professionista può decidere di scrivere in autonomia gli articoli del proprio blog e quelli che sceglie di pubblicare su blog esterni, l’importante che si impegni nel comunicare sempre con chiarezza e precisione.

Uno dei vantaggi della SEO, non è solo il costo iniziale più basso rispetto all’advertising, ma è anche dato dal fatto che una volta che i contenuti si sono posizionati, questi possono portare traffico qualificato nel corso del tempo senza costi aggiuntivi. Infatti, con la SEO non solo si abbassano i costi, si aumenta il ROI e soprattutto si crea autorevolezza per il proprio profilo professionale.

Non si paga per ogni clic, come avviene nelle campagne pubblicitarie. Si costruisce un archivio di contenuti che lavora nel tempo, intercettando ricerche specifiche e creando una rete di fiducia intorno al proprio nome.

Gli annunci sponsorizzati: funzionano?

La pubblicità a pagamento, invece, funziona secondo una logica opposta: immediata, ma temporanea.

Attraverso Google Ads, ad esempio, è possibile comparire in alto nei risultati di ricerca per determinate parole chiave. Pagando, ovviamente. Ogni clic ha un costo (che può variare da pochi centesimi a diversi euro) e quando si interrompe la campagna, la visibilità scompare.

Questo approccio può essere utile in fase di lancio o per promuovere servizi stagionali o particolarmente richiesti. Ma non può sostituire una strategia di posizionamento organico, perché manca di profondità e di continuità.

C’è poi un ulteriore elemento da considerare: la percezione degli utenti. Molti utenti ormai riconoscono a colpo d’occhio gli annunci sponsorizzati, e li associano a un contenuto “meno autorevole” o comunque meramente pubblicitario.

Diversamente, chi legge un articolo tecnico ben scritto, pubblicato su un sito professionale, tende a fidarsi di più, percependo un impegno reale nella condivisione di conoscenze.

Inoltre, bisogna considerare i costi! L’advertising online oltre a comportare un pagamento per ogni click e a vedere una concorrenza elevata, in quanto spesso ci si cerca di posizionarsi per parole chiave generiche come “avvocato a Milano” o “avvocato penalista” ecc…si presenta anche come una strategia effimera, in quanto appena si smette di investire nell’advertising gli annunci a pagamento, naturalmente, non vengono più mostrati e non si ricevono più contatti.

Alcuni limiti da non sottovalutare

Nel caso di professionisti iscritti a ordini o albi, la questione pubblicitaria può essere ancora più delicata.

Non tutte le attività promozionali sono consentite, e in certi casi è necessario rispettare criteri stringenti sulla forma, sul tono e sui contenuti delle inserzioni.

Questo riduce ulteriormente il margine di manovra delle campagne sponsorizzate, rendendole meno flessibili ed efficaci.

L’importanza della visibilità con un progetto alle spalle

Farsi trovare online è importante, ma esserci in modo efficace è ciò che fa la differenza.
Per un professionista, la vera visibilità non è quella che attira clic a pagamento, ma quella che genera 
contatti consapevoli, che arrivano grazie a contenuti pertinenti, utili e ben costruiti.

Saper raccontare il proprio lavoro, fornire spiegazioni chiare, rispondere ai dubbi dei potenziali clienti attraverso articoli ben scritti: tutto questo aiuta a costruire reputazione. E la reputazione, nel mondo delle professioni, vale più di qualsiasi annuncio.