SEO, cinque strategie da seguire subito

In tanti pensano che la SEO – Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca – sia una materia troppo tecnica, adatta agli ‘smanettoni’ e a chi sappia lavorare con il codice HTML. In realtà, una parte della SEO è senz’altro tecnica pura e ha a che fare con l’ottimizzazione di tag, immagini, l’utilizzo di plugin e la verifica di redirect e via dicendo.

Ma anche chi non ne ha mai sentito parlare, in realtà, può provare a posizionare il proprio sito sui motori di ricerca, adottando una serie di strategie SEO estremamente pratiche e vincenti se utilizzate con un minimo di buon senso. Google ha tutto l’interesse nel mostrare risultati pertinenti e realmente utili per l’utente e, in quest’ottica, possono essere letti i consigli che seguono.

  1. Prova a scrivere contenuti di qualità e interessanti: banalmente più si pubblica più si hanno chance di posizionare i contenuti su Google. Attenzione, però, non è solo una questione di numeri: pubblicare un articolo al giorno non è sufficiente se manca la qualità, come vedremo al punto numero 2.
  2. Scrivi contenuti corposi e lunghi: impossibile dare linee guida in questo caso. Generalmente contenuti più lunghi (500-1000 parole) si posizionano molto meglio rispetto a contenuti troppo brevi, ma è impossibile generalizzare. Alcuni argomenti possono, infatti, essere completamente sviscerati in 400 parole, altri necessitano di 1000-1500 parole. Un consiglio: dai un’occhiata a cosa fanno i tuoi competitor.
  3. Ottimizza il contenuto: presta attenzione alle parole chiave più utilizzate e inerenti al topic dell’articolo che stai per pubblicare e, grazie ai plugin SEO, prova a ottimizzare il titolo e la URL. Non servono conoscenze tecniche troppo specifiche, ma fai attenzione a non ripetere la parola chiave troppe volte. Non è questa la strada giusta.
  4. Promuovi il contenuto sui social: non serve necessariamente essere presenti su tutti i social, ma è bene puntare su quelli maggiormente utilizzati dal proprio pubblico. Qualche esempio? Un’azienda che offre servizi di sicurezza informatica potrebbe trarre benefici dalle condivisioni su LinkedIn, con l’intento di ‘fare rete’ e trovare partner, collaboratori o clienti; mentre un blog di cucina potrebbe condividere foto di ricette su Instagram o Pinterest.
  5. Promuovi il contenuto sul web: i link non sono probabilmente il primo fattore di posizionamento e anche un contenuto privo di link può beneficiare di un buon posizionamento, tuttavia può essere utile provare a ottenere qualche link in entrata e così incrementare il traffico verso il proprio sito. Le collaborazioni con influencer o blogger del proprio settore in molti casi funzionano, così come il guest blogging – se fatto con giudizio.

 

Fonte: Alessia Martalò – SEO Milano