Una vacanza studio all’estero è il viaggio che più di qualunque altro permette ai giovani e ai giovanissimi di crescere imparando. Un’opportunità unica per mettere alla prova non solo le proprie abilità linguistiche, ma anche quelle organizzative ed umane: stiamo parlando della vacanza studio all’estero, un’esperienza che con il passare degli anni si è fatta centrale per rendere i ragazzi sempre più preparati alle sfide del domani, soprattutto a quelle lavorative.
Molte persone ritengono però che un soggiorno di sole due settimane non sia sufficiente per fornire davvero ai ragazzi nuovi strumenti e nuove conoscenze riguardo ad una lingua straniera, sia essa quella inglese o quella francese, tedesca, spagnola. Tale credenza risulta però frutto di una conoscenza solo parziale, un’opinione costruita sul “sentito dire” più che provata sulla propria pelle.
Questo perché se da un lato è vero che non bastano due settimane per imparare una lingua straniera, dall’altra è necessario evidenziare come una vacanza studio non rappresenti una mera occasione per massimizzare la conoscenza della grammatica e della sintassi, quanto piuttosto per imparare a relazionarsi con contesti differenti da quelli consueti e, soprattutto confrontarsi con altre persone ricorrendo al linguaggio di destinazione.
Sì, perché nella quotidianità o in un contesto lavorativo, non è tanto importante conoscere il dizionario inglese a memoria, quanto piuttosto saper farsi capire dall’altro utilizzando l’ingegno e le conoscenze linguistiche acquisite.
Naturalmente, tra un’uscita e l’altra e soprattutto a lezione, tali conoscenze possono essere ampliate grazie ad esercizi, spiegazioni e naturalmente a prove di verifica pensate appositamente per migliorare quegli aspetti fondamentali non solo della grammatica, ma anche della pronuncia e dell’uso effettivo che si fa di certi termini.
Molto interessante per esempio è il fatto che in inglese esista il concetto di “Phrasal verb”, ovvero un particolare tipo di verbo che, se accostato ad una preposizione semplice, cambia radicalmente il proprio significato. I phrasal verbs sono utilizzati quotidianamente dagli inglesi e dagli americani madrelingua, molto più di quanto siano utilizzati verbi con una traduzione letterale.
Essi vengono trasmessi troppo poco dall’istruzione del nostro paese, finendo per rimanere semplice appannaggio dei madrelingua o degli studenti più brillanti.
Per questo motivo, riteniamo che la vacanza studio sia un’opportunità senza precedenti per imparare questo tipo di conoscenza “dall’interno” della lingua, e non semplicemente dall’esterno come potrebbe risultare semplicemente traducendo letteralmente ciascun termine.
Grazie alle vacanze studio infatti, l’esperienza di apprendimento si fa esperienza di vita, e mette i partecipanti nelle condizioni di sfidare i propri limiti e di allenare la mente a velocizzare i propri processi di interazione ed elaborazione.
Non è infatti un mistero che i bambini che crescono con una didattica bilingue siano un domani i più avvantaggiati non solo dal punto di vista linguistico, ma anche da quello prettamente relazionale e di apertura verso il diverso.
Ma per chi è consigliata un’esperienza come quella delle vacanze studio? Beh, davvero a tutti: grazie all’importante sforzo compiuto da agenzie specializzate, esistono corsi adatti a tutte le età, organizzati in Europa, in Italia, In America ma anche in Asia e Africa, dalla durata e dagli obiettivi differenti.
Ultimamente per esempio, sono sempre più i giovani che optano per vacanze individuali della durata di un mese o più, e non mancano quelli interessati a provare un’esperienza lavorativa in uno stato diverso dall’Italia!