Il turismo ha molte forme e l’enogastronomica è una di quelle: scopri i piatti più tipici di Venezia
L’Italia, si sa, brilla per molti motivi, uno dei quali è, senza ombra di dubbio, la tradizione culinaria delle varie regioni e persino delle singole città. Non è infatti un mistero che la cucina italiana sia la migliore del mondo, sia per quanto riguarda la qualità delle pietanze, sia per quanto concerne la varietà di piatti che si possono gustare nel Bel Paese.
La tradizione culinaria però è molto più che mangiar bene – dato comunque fondamentale se si pratica turismo enogastronomico – poiché è anche immergersi nella storia più profonda di un popolo, e studiarla gustando piatti che da generazioni si trovano sulle tavole degli abitanti, preparati sempre con gli stessi ingredienti e seguendo ricette custodite gelosamente come reliquie in qualche quaderno rigorosamente compilato a mano.
Se ci si volesse cimentare in un tour enogastronomico di Venezia, ad esempio, ci si troverebbe di fronte una tradizione che racconta tutta la storia della città, che è stata il crogiolo di numerose culture e ha sempre ospitato due anime, simbolo contemporaneamente della ricchezza e della semplicità dei costumi. Per quanto riguarda i primi piatti, quello che viene subito in mente è il super classico “risi e bisi”, un risotto ai pisellini – primizia tipicamente primaverile – cotti con cipolla appassita; altro risotto molto diffuso è il “risoto de gò”, cioè il risotto al ghiozzo, un piccolo pesce tipico della laguna; un piatto povero tipico della tradizione è poi la “pasta e fasoi”, ovvero la pasta e fagioli; infine emblematici sono anche i “bigoi in salsa”, una tipica pasta al torchio condita con una salsa di acciughe e cipolle.
Passando ai secondi, il piatto a base di carne più celebre è sicuramente il “figà àea venessiana”, ovvero il fegato alla veneziana, preparato con fegato di vitello o maiale cotto con cipolle bianche, olio d’oliva, burro e aromi, accompagnato poi da polenta bianca. Altro piatto tipico è la “pastissada de manzo”, cioè carne di manzo tagliata a pezzi, marinata un giorno nel vino con aggiunta di spezie, verdure e lardo e cotta per 2-3 ore a fuoco lento con passata di pomodoro, diventando una sorta di spezzatino. I secondi a base di pesce più celebri sono invece il baccalà mantecato con polenta, la “poenta e schie”, cioè polenta con i gamberetti grigi tipici della laguna, e infine le “moeche”, cioè piccoli granchietti che abitano la laguna veneziana e in autunno e primavera cambiano la corazza, momento in cui vengono pescati e cucinati.
Per quanto riguarda il capitolo dolci, invece, bisogna rilevare che la cucina veneziana è specializzata in biscotti: se ne trovano infatti di tutte le varietà, a cominciare dagli “zaeti” – biscotti secchi di farina di mais con uvetta e scorza di limone – per arrivare ai “bussolai” – biscotti secchi dalla forma circolare composti prevalentemente da uova, farina, burro e zucchero e aromatizzati con vaniglia, limone o rum – passando per la “pinsa”, un dolce ricavato dal pane raffermo unito a cacao, uvetta e canditi.
Se quindi siete desiderosi di assaggiare tutte le specialità della cucina veneziana non vi resta che raggiungere la Serenissima – magari se venite da lontano approfittando del pratico servizio autobus che collega l’aeroporto di Treviso al cuore di Venezia – e godervi un tour enogastronomico coi fiocchi.