Il re-enacting è una forma di rappresentazione di eventi storici realmente accaduti, che si colloca tra la ricerca storica, lo spettacolo, la rievocazione, il gioco, l’hobby e l’esercizio fisico.
I re-enactors sono degli amatori, appassionatissimi del loro hobby, cui dedicano tempo, studi, cura e denaro. Si tratta di solito di cultori di storia e di discipline militari, dato che la maggior parte dei re-enactments si riferisce a grandi battaglie del passato. I re-enactors degli squadroni di cavalleria devono essere anche buoni cavallerizzi e ovviamente disporre di un cavallo.
Il re-enacting in Italia e nel mondo
In Italia il re-enacting è diffuso soprattutto con riferimento a manifestazioni di carattere pacifico, consistenti per lo più in sfilate in costumi storici, soprattutto di epoca medievale e rinascimentale, in esibizioni di sbandieratori e in giochi e tornei di antica tradizione (la giostra del Saracino ad Arezzo, quella della Quintana ad Ascoli, ecc.) oppure a manifestazioni di origine religiosa (corsa dei ceri a Gubbio, macchina di S. Rosa a Viterbo, ecc.), anche se, negli ultimi anni, si è assistito anche in Italia alla nascita di parecchi nuovi gruppi di reenacting militare.
In molti paesi europei (e non solo) il re-enacting è riferito per la maggior parte dei casi ad episodi di carattere bellico. Vengono riprodotti assedi a castelli, manovre militari, ma soprattutto le grandi battaglie campali del passato. Il re-enacting militare conta moltissimi adepti in Germania, Repubblica Ceca, Inghilterra, Russia, Polonia, Francia e Belgio. Oltreoceano, soprattutto negli Stati Uniti.
Anche se non nelle proporzioni di altri paesi, parecchi sono i gruppi amatoriali anche in Italia, ripartiti per specializzazione storica: legionari romani (Gruppo Storico Romano), truppe risorgimentali o garibaldine (es. il Battaglione Estense o il Gruppo Storico Trentino, la Colonna Garibaldina e molti altri.
Il re-enacting non ha nulla a che vedere con il ballpaint (o ballpainting), la moderna forma di divertimento che consiste nello spararsi addosso palle di plastica contenenti vernice, simulando azioni di guerriglia.
L’esatta ricostruzione degli eventi
Il re-enacting punta soprattutto sull’esattezza della ricostruzione storica. I migliori re-enactments sono seguiti da decine di migliaia di spettatori o, nel caso degli Stati Uniti, centinaia di migliaia. In taluni casi si paga un biglietto d’ingresso, in molti altri l’evento si svolge gratuitamente.
I parametri su cui si valuta la maggiore o minore riuscita di un re-enactment si basano essenzialmente su:
- numero dei re-enactors
- accuratezza della replica di armi e uniformi
- fedeltà di ricostruzione delle manovre
Quanto al primo punto, il numero dei re-enactors è assai importante per la riuscita. L’ideale sarebbe la riproduzione 1:1 ossia nel numero esatto dei soldati che parteciparono alla battaglia, ma questo è pressoché impossibile, fuorché per gli americani.
La ricostruzione della battaglia di Gettysburg, una delle maggiori della guerra di secessione, richiama annualmente spettatori da tutti gli Stati Uniti. Esiste un ufficio che lavora tutto l’anno per predisporre l’evento, la vasta area della battaglia è mantenuta nello stato originale, le decine di cannoni sono tenuti sul campo in permanenza e i re-enactors giungono a sfiorare il numero dei soldati che parteciparono alla battaglia.
Anche gli spettatori hanno in America una lunga tradizione: narrano le cronache dei giornali dell’epoca che in occasione della prima grande battaglia tra unionisti e confederati, svoltasi sulle rive del fiume Bull Run, (vinta dai sudisti) si radunò una gran folla di curiosi per assistere alla battaglia, e parecchi di essi furono raggiunti da palle di fucile.
Il re-enacting della battaglia di Austerlitz
In Europa una delle rievocazioni storiche maggiori è quella della battaglia di Austerlitz vinta da Napoleone contro gli austriaci e i russi e svoltasi nel 1805 nei pressi di Brno, in Moravia regione della Repubblica Ceca.
Proprio in Repubblica Ceca, gli amanti del re-enacting sono moltissimi. Annualmente vengono rievocate molte grandi battaglie. A Brno o nei suoi dintorni, oltre ad Austerlitz, vengono replicati ogni anno l’assedio degli svedesi al castello dello Spielberg (15 agosto), la battaglia di carri armati di Ořechov e una battaglia della I guerra mondiale a Mladejov, nella Moravia del Nord.
Quando si svolge la rievocazione della battaglia di Austerlitz
A Brno ci sono annualmente due rievocazioni della battaglia: una minore, in estate, denominata “giornate napoleoniche”, rivolta soprattutto a turisti e famiglie.
Il reenactment più importante si svolge invece nel week-end più prossimo al 2 dicembre, data della battaglia. È la rievocazione più realistica, seguita da migliaia di spettatori. In entrambe le occasioni i migliori alberghi di Brno registrano sempre il tutto esaurito. Chi vorrebbe assistere alla rievocazione sarebbe bene prenotasse per tempo.
Dove si svolge
Le “giornate napoleoniche” si svolgono in località limitrofe ai campi di battaglia, di anno in anno comunicate dall’organizzazione che si occupa degli eventi, austerlitz.org Normalmente si svolgono nei giardini del castello di Slavkov. La rievocazione principale, a fine novembre o inizio dicembre, si svolge ai piedi del colle di Santon, nell’immediata prossimità del villaggio di Tvarožná.
Come si svolge
Il reenactment della battaglia di Austerlitz che si svolge in inverno è veramente molto pittoresco ed evocativo Vi partecipano reenactors provenienti da tutta Europa, principalmente dagli Stati che parteciparono al conflitto.
I russi giungono numerosi, con cavalli e cannoni: sono sempre accompagnati da un vero Pope ortodosso; nei giorni precedenti l’evento organizzano una piccola cerimonia religiosa presso il cippo ai caduti russi di Austerlitz (furono 15.000!), officiata dal Pope, che comprende le onoranze delle truppe schierate e la deposizione di una corona di fiori.
Questa cerimonia, molto suggestiva, dà la misura di quanto sia ancora sentita, al di là degli aspetti spettacolari, la partecipazione dei reenactors a quest’evento.
Dalla Francia, ma soprattutto dal Belgio, dove sono numerosissimi i gruppi di rievocazione storica, giungono le truppe napoleoniche, con cavalleria ed artiglierie. Dalla vicina Austria (con consistenti rincalzi di reenactors cechi) giungono i gruppi in uniforme asburgica, anch’essi con le proprie artiglierie.
Diversi i gruppi di renactors che giungono anche dall’Italia, equamente divisi (come erano all’epoca) tra esercito austroungarico (ricordiamo i veneti del 61° di linea e i livornesi del 58° reggimento) e reparti italiani inquadrati nella “Grande Armée” (Bataillon tirailleurs du Po).