Viaggiare a costo (quasi) zero in Europa: è possibile?

E’ davvero possibile viaggiare  in Europa per turismo a costo (quasi) zero? E’ difficile dare una risposta secca a questa domanda, tuttavia, se osserviamo l’evoluzione del modo di viaggiare degli ultimi vent’anni possiamo sicuramente affermare che il costo degli spostamenti per turismo si è in media notevolmente abbassato ed oggi è possibile trovare soluzioni a costi molto bassi per qualsiasi destinazione e con tutti i mezzi di trasporto.

Quello che è cambiato davvero è proprio il rapporto tra viaggiatori e società di trasporto, con l’ago della bilancia che è andato a riequilibrarsi verso la parte del consumatore. Sono cambiati i viaggiatori: rispetto all’epoca dei baby boomers, oggi si inizia a viaggiare molto presto, prestissimo. Di conseguenza anche i budget dei viaggiatori sono cambiati e di molto, assestandosi verso il basso rispetto al recente passato. Ecco spiegata l’esigenza degli operatori del settore di riposizionarsi velocemente sul mercato e l’esplosione del low cost, non solo nei trasporti ma anche nell’ospitalità.

Tornando al viaggio, è davvero possibile viaggiare oggi riducendo i costi al minimo? La distinzione principale riguarda i mezzi di trasporto. Se è vero che il costo medio di un biglietto è decisamente calato, l’aereo resta sempre il mezzo di trasporto mediamente più caro anche se, ovviamente, è una scelta obbligata per molti spostamenti. L’affermazione di compagnie low-cost come Ryanair, che coprono ormai anche rotte a medio-lungo raggio, ha permesso di abbattere di molto i costi di viaggi verso destinazioni raggiungibili solo in aereo.

Per quanto riguarda il treno, mezzo di trasporto molto utilizzato nel Vecchio Continente, l’aumento della concorrenza tra le società di gestione con la privatizzazione in atto in alcuni paesi ha permesso un calo significativo del costo medio dei biglietti. Il resto l’hanno fatto l’espansione delle linee ad alta velocità e il web: le prime hanno reso più competitivo il treno su tratte anche di media lunghezza, il secondo ha permesso formule di acquisto con largo anticipo e quindi estremamente più convenienti.

Un capitolo a parte riguarda il trasporto su ruota. Gli autobus, che sembravano destinati ad un lento declino, sono tornati d’attualità in alcuni paesi europei, tra cui l’Italia, grazie all’avvento di vettori low-cost, sulla falsariga del trasporto aereo, anche per i collegamenti interni. E’ il caso ad esempio di Flixbus, che con poche decine di euro a viaggio collega le principali città in Italia, Germania, Francia, Olanda.

Nel trasporto su ruota low cost va ricordata la grande crescita del car-pooling, cioè la condivisione dell’auto o comunque di un mezzo di trasporto su ruota. L’esplosione di questo fenomeno si deve soprattutto al web. Ad una prima fase di auto-organizzazione degli utenti è seguita la nascita di piattaforme come BlaBlaCar, ora presente in 22 paesi in tutto il mondo. Sono nate proprio per soddisfare l’esigenza di viaggio low-cost di persone disposte a condividere lo spazio con altri a bordo dello stesso mezzo. E’ un sistema utile sia per chi possiede l’auto e vuole risparmiare sui costi di gestione, sia per il passeggero ospite che cerca un viaggio a basso prezzo: una soluzione allo stesso tempo economica ed ecologica per entrambi.