Una componente fondamentale del trading e del forex è l’analisi tecnica all’interno della quale bisogna prendere in grande considerazione la volatilità degli asset e delle valute con le quali si opera. Imparare a leggere gli indici di volatilità delle valute, per esempio, permette di padroneggiare i rischi nell’ambito del forex e può rivelarsi utile per anticipare i movimenti dei valori di un cross di valute o decidere quando aprire una posizione. L’indice VIX è uno degli indicatori più efficaci anche nell’ambito delle valutazioni sulla volatilità delle valute.
A cosa serve l’analisi della volatilità delle valute
L’analisi della volatilità è uno strumento essenziale nel trading , a maggior ragione per gli operatori nel forex che devono essere in grado di decidere su quali coppie (o cross) di valute operare, anche in base al proprio metodo di trading e alla propria propensione al rischio. Il mercato dei cambi valutari offre molti tipi di “volatilità” a seconda delle valute su cui si decide di investire.
È bene sapere che vi sono coppie di valute molto volatili e soggette a qualsiasi influenza dei mercati o perturbazione esterna e coppie molto più stabili.
I cross molto volatili sono “adatti” agli operatori amanti dello scalping, vale a dire quella tipologia di trading che si svolge in tempi e modi molto rapidi, nell’ambito a volte di pochi secondi con notevoli prospettive di guadagni, ma anche rischi maggiori. Conoscere l’indice di volatilità delle valute su cui si decide di investire può rivelarsi molto redditizio soprattutto quando le valute sono molto volatili, ma lo spread è debole.
I trader che operano sul lungo termine prediligono il cosiddetto metodo dello swing trading, una modalità che tiene meno conto della volatilità delle coppie di valute a favore di una maggiore scelta di cross su cui investire, con valute più stabili e tempi più lunghi di operatività.
È chiaro che la volatilità è un fenomeno instabile che si evolve nel tempo e che subisce gli sbalzi dei dati economici, politici, sempre più spesso meteorologici. Generalmente, quando l’economia va bene, la volatilità è debole, viceversa quando l’economia è in crisi o registra fasi di recessione, la volatilità è molto forte.
In virtù di questo, quando si sceglie una coppia di valute è bene seguirne regolarmente l’andamento per capire le evoluzioni delle rispettive volatilità e adottare, di conseguenza, la strategia di investimento più opportuna. Infatti, l’analisi della volatilità di una coppia di valute, permette proprio di determinare il momento più favorevole per entrare o uscire dal mercato indipendentemente dalla propria tipologia di trading: nei periodi di forte volatilità (fasi recessive dell’economia) è più opportuno praticare lo scalping per massimizzare i profitti, mentre nei periodi più calmi (economie stabili e in crescita) vale la pena considerare lo pratica dello swing trading. Allo stesso modo, una volatilità forte favorisce i guadagni a breve termine, mentre una volatilità debole è più idonea alle posizioni più a lungo termine, fermo restando l’imprevedibilità assoluta dei mercati nonostante gli indicatori e i segnali di mercato.