Come si evolvono diagnosi e cura delle malattie

ambulatoriio virtuale gipo

I processi di diagnosi e cura sono soggetti ad un costante e spesso anche rapido processo di innovazione. Guariamo sempre più malattie e trattiamo sempre più disturbi con un’efficacia e un’efficienza che aumenta di continuo nel corso del tempo. Non è un caso se le aspettative di vita e soprattutto la qualità della stessa sono aumentate considerevolmente nel giro di un secolo. Negli ultimi decenni poi molti processi hanno visto una notevole accelerazione, grazie al diffondersi e allo svilupparsi del digitale.

Oggi quasi tutti hanno in tasca uno smartphone che è più potente dei computer grazie ai quali i primi astronauti sono sbarcati sulla luna. Dispositivi come lo smartphone, tablet, smart tv, ecc. consentono ad una platea vastissima e fortemente diversificata per età, istruzione e molte altre variabili, di accedere a tantissimi servizi in tempi rapidi e spesso gratis o a costi contenuti.

Internet, i social, le grandi piattaforme, ma anche piccole app e tool hanno reso la vita di tutti noi per molti versi più semplice, almeno se parliamo di reperimento di informazioni e accesso a servizi, compresi quelli sanitari. Oggi lo diamo quasi per scontato, ma poter prenotare una visita o un trattamento da un sito o un’app, magari effettuando anche il pagamento, in pochi secondi, è una rivoluzione non da poco. Risparmiamo tempo, evitiamo errori, tutto avviene in modo più efficiente. Fino a pochi anni fa, dovevamo telefonare o magari recarci di persona in ambulatorio, non tanto per sottoporci la visita medica, ma anche solo per prenotarla o pagarla. Ora le cose sono notevolmente cambiate e in genere si sono decisamente semplificate e snellite.

L’ambulatorio virtuale, l’ambulatorio smart

Si va sempre di più verso il cosiddetto ambulatorio virtuale o se si preferisce un ambulatorio più smart, ovvero più intelligente, più efficiente, più vicino ai pazienti e quindi maggiormente in grado, grazie alla tecnologia di rispondere alle loro esigenze.

I più giovani lo danno per scontato, spesso non hanno neppure conosciuto una realtà differente da quella attuale, i più anziani si sono abituati o lo stanno facendo piuttosto rapidamente, in alcuni casi superando le più rosee aspettative. Qualche resistenza di certo non manca, ma la strada è ormai tracciata e la pandemia ha contribuito ad accelerare molti di questi processi. Si va verso una sempre maggiore remotizzazione di tanti servizi e attività e il settore sanitario ne è un ottimo esempio. Le visite specialistiche, così come le terapie e i vari trattamenti si prenotano online, potendo scegliere i giorni e gli orari per noi più comodi. Spesso online si possono anche pagare, in modo rapido e sicuro le prestazioni e dopo che queste vengono erogate presso l’ambulatorio, sempre in digitale potremo accedere ai referti e condividerli o inviarli facilmente al nostro medico di famiglia.

Maggiore efficienza significa ottimizzazione dei tempi, con un risparmio per pazienti e medici e maggiore sicurezza per tutti, visto che si evitano spostamenti non necessari di persone e relativi contatti tra le stesse, riuscendo anche a gestire e ottimizzare gli accessi in ambulatorio quando sono inevitabili, come per una visita che richiede l’uso di appositi strumenti diagnostici. Il rapporto tra medico e paziente continuerà ad esistere e ad essere sempre molto importante, in particolare se si parla del medico di famiglia, ma gli aspetti amministrativi e burocratici verranno sempre più spostati in digitale e gestiti da remoto, con vantaggi notevoli per tutti i soggetti coinvolti.